Per questo ampliamento ogni scelta progettuale è stata condizionata da due elementi: la luce e la complessità strutturale.

La luce era  il fattore più deficitario: le poche finestre esistenti erano posizionate a nord oppure ostacolate dagli immobili adiacenti.

Il progetto ha previsto ampie vetrate di nuova realizzazione sul lato ovest e il mantenimento di quelle esistenti sul lato sud mentre ampie pareti in vetrocemento sabbiate sono state realizzate sempre sulle pareti ovest laddove non c'era un diritto acquisito di veduta.

La luce in questo progetto è quindi artefice delle forme che generano l'edificio, i volumi sono stati concepiti per catturarla là dove è possibile trovarla.... volumi chiusi a nord e molto aperti a sud-est. Per ottenere questa illuminazione naturale il progetto era strutturalmente molto complesso (tagli orizzontali su pareti a sbalzo, tagli verticali sul sostegno del colmo ecc..). Per questo motivo si è optato per una struttura in legno prefabbricata che ha permesso più flessibilità rispetto ad una rigorosa struttura in ferro per la quale sarebbe stata richiesta la massima precisione di realizzazione e di posa con conseguente aumento dei costi.

Il soppalco interno è evidenziato esternamente da un cubo che si interseca nella falda di copertura, della quale ne riprende il materiale metallico color grigio antracite, mentre l'abitazione al primo piano viene sottolineata da un rivestimento esterno in lastre di lamiera color rame. Questo colore crea un deciso contrasto cromatico con la lamiera grigia antracite del cubo e della copertura ed il bianco dell'intonaco.

Collaboratori: Monica Besseghini, Valeria Fioravanti

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